Il piazzale logistico riacquisisce logica e disciplina con la pianificazione intelligente

“Tramite Load Manager gli autotrasportatori si presentano al ricevimento merci in slot temporali il più possibile affini a quelli prestabiliti e, con un minimo di elasticità da entrambe le parti, siamo capaci di gestire tutte le attività del piazzale logistico”. – Claudia Tarantino, Ufficio Supply Chain di Comifar che, con oltre 2.416 milioni di euro di fatturato e 1.724 dipendenti, è il più grande Gruppo nel panorama della distribuzione farmaceutica in Italia.

L’ottimizzazione del piazzale logistico, tema oggi prioritario, si traduce in:

• una riduzione dei tempi di prenotazione e di attraversamento del mezzo;
• una riduzione dei costi;
• un’alta affidabilità di stima dei tempi di evasione;
• una maggiore consapevolezza e chiarezza del processo.

Come è possibile lavorare su tutto questo?

È un dato di fatto che gli strumenti più celebri ed adoperati, ancora oggi, per la gestione delle prenotazioni delle attività di carico e scarico presso un magazzino sono il telefono e/o l’e-mail.

Parliamo di strumenti tradizionali tanto utili quanto limitanti sia dal punto di vista dell’ottimizzazione dei tempi di lavoro che della continuità dell’informazione. Problematiche che vanno ad accentuarsi ulteriormente se guardiamo ad una realtà logistica sempre più “espressa” in cui attendere non è più permesso.

La mancata o errata pianificazione delle prenotazioni presso il piazzale logistico può determinare attese più o meno lunghe. A loro volta le attese, in prossimità o all’interno del piazzale, generano criticità operative considerevoli che contribuiscono a produrre inefficienze nella comunicazione tra gli stakeholder ed incertezza nel regolare svolgimento del lavoro.

In tali situazioni diventa, dunque, urgente ristabilire un equilibrio e fornire una logica al processo operativo e, come affermato da Claudia Tarantino, “con il portale di Load Manager è possibile ottenerla”.

Nel caso specifico di Comifar, le problematiche iniziali erano legate a:

• lunghe attese per i mezzi impegnati allo scarico;
• incertezza sulla sequenza di scarico e conseguente impossibilità di organizzare le attività successive per tempo;
• carichi di lavoro imprevedibili per il magazzino, con fasce orarie scariche ed altre sovraccariche.

Una situazione di partenza che si è innovata, performando a poco a poco sempre di più, e rendendo routinarie e più semplici attività che prima potevano generare ostacoli operativi e barriere alla comunicazione.

“I corrieri – conclude la Tarantino – rispettano maggiormente gli orari stabiliti perché hanno compreso che non devono più fare file arrivando nel loro slot dedicato. Questo ha giovato tanto e il momento da quando il mezzo entra nel piazzale a quando viene scaricato si è velocizzato”.

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